Depuratore del Garda
Ultima modifica 23 ottobre 2021
Il progetto di un nuovo schema di collettamento e depurazione del Lago di Garda è oggetto di un Protocollo d’Intesa firmato nel dicembre 2017, tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Regione Lombardia e Regione Veneto. Al Protocollo d’Intesa è seguita nel dicembre 2017 una Convenzione operativa fra Ministero, Regioni, Ufficio d’Ambito di Brescia, Consiglio di bacino veronese, Associazione temporanea di scopo Garda Ambiente. La Convenzione ha istituito una Cabina di regia composta dagli stessi attori.
Il Governo, per il tramite del Ministero e del C.I.P.E. ha ben compreso che il progetto ha una valenza, non locale ma nazionale, stanziando 100 milioni di euro.
La risoluzione del collettamento e depurazione è stata affrontata con l’elaborazione di due progetti: uno per i paesi della sponda veronese, già arrivato all’approvazione del progetto definitivo e uno per i paesi benacensi della sponda bresciana, ancora in fase di studio preliminare con propagazione finale nell’entroterra bresciano e scarico previsto nel fiume Chiese.
Nel 2018 Acque Bresciane ha commissionato uno studio all’Università degli Studi di Brescia che è stato trasmesso ad ATO unitamente a un progetto di fattibilità tecnica ed economica nel luglio 2019. Tale studio dell’Università ha individuato, tra sei scenari possibili, l’ipotesi progettuale di due distinti depuratori a Gavardo e Montichiari come soluzione migliore per la Depurazione della Sponda Bresciana del Lago di Garda, con corpo recettore il Fiume Chiese.
Dopo vari incontri e sollecitazioni, nonché la Delibera del Consiglio Provinciale che recepiva la “mozione Sarnico” e quindi per rispondere alla richiesta pervenuta da Ato il 17 dicembre 2020, di identificare nuove ipotesi di localizzazione in linea con la Mozione in ordine all'aggiornamento delle Linee di Indirizzo del 2020 per l'azienda Speciale Provinciale della Provincia di Brescia Ufficio Brescia approvata dal Consiglio Provinciale il 30 novembre 2020, Acque Bresciane ha approfondito la valutazione di una nuova localizzazione per il trattamento delle acque reflue, individuando come altra ipotesi progettuale la localizzazione del Depuratore a Lonato del Garda.
Nel giugno 2021, il consiglio dei ministri ha nominato il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, commissario straordinario per il collettamento e la depurazione del Garda.
Il Comune di Calvagese della Riviera, unitamente ai Comuni dell’asta del Chiese, ha espresso in più sedi la propria contrarietà alla scelta progettuale Gavardo - Montichiari per la localizzazione dei depuratori della sponda bresciana del Lago di Garda, nonché all’individuazione del Fiume Chiese come corpo recettore.
Delibera della Provincia di Brescia 08/2020 del 30.11.2020
Valutazione nuovi scenari localizzativi aprile 2021
Analisi comparativa tra scenari a progetto e nuovo scenario alternativo - aprile 2021
Lettera accompagnatoria Acque Bresciane documentazione aprile 2021
Carografia
Depurazione della sponda bresciana del lago di Garda – Soluzioni a confronto - pagina di Acque Bresciane
Documentazione relativa ai lavori del Tavolo Tecnico istituito per la verifica dei possibili impatti ambientali delle nuove opere di collettamento e depurazione del lago di Garda:
- Verbale tavolo tecnico del 01 giugno 2020
- Osservazione dei tecnici nominati dai comuni di Gavardo e Montichiari
- Osservazioni formulate dai comitati ambientalisti
- Comunicazioone dei Sindaci di Gavardo e Montichiari del 25 giugno 2020 inviata al Ministero dell'Ambiente
- Osservazioni dell'ATO di Brescia del 13 luglio 2020
- Comunicazioni dell'ATO Veronese del 13 luglio 2020
- Osservazioni della Regione Lombardia del 14 luglio 2020
- Controdeduzioni alle osservazioni dell'ATO di Brescia del 27 agosto 2020
- Comunicazione dei Sindaci del Bacino del Chiese del 1 settembre 2020
Atti deliberativi del comune di Calvagese della Riviera